La forma di aiutare me stessa
Abbiamo inviato Anna Giulia in Spagna come volontaria dei Corpi Europei di Solidarietà per l’associazione Brujula, che promuove opportunità di crescita interculturale per una società più giusta e sostenibile
Questa è la sua testimonianza!

Il mio anno di volontariato è stato un anno differente a tutti gli altri.
Avevo esigenza di uscire dalla mia routine, dalle persone che mi circondavano. Ho sempre detto che non ero felice, senza nasconderlo e quindi cercavo una via di fuga, un nuovo inizio.
La Commissione Europea offre il privilegio di poter risiedere all’estero per un anno e provare quest’avventura. Il bello è che vieni subito accolto in una grande famiglia, non ti senti solo, al contrario. Hai tante persone al tuo lato che sentono il tuo stesso bisogno: qualcosa di più dalla vita, un cambiamento.

Perché il volontariato?
Perché sapevo che avrei incontrato persone buone, altruiste, che mi avrebbero ascoltata ed accolta ed allora, forse, avrei potuto imparare anch’io.
A sorridere di più, ad aiutare di più, a cercare di essere migliore.
Non partivo per imparare una nuova lingua, partivo per stare meglio, per una crescita personale. E dopo un anno posso dire che ci sono riuscita, certo non appieno, non del tutto.
Il dono di essere soddisfatta di me al cento per cento non mi appartiene ma questo è ciò che mi spinge a migliorarmi.

Il mio anno a Burgos è stato pieno di sorprese, ho scoperto tante cose che non sapevo di me e ne ho riconfermato altrettante.
Ho lavorato nell’amministrazione della mia associazione Voluntared, con i bambini nel campo estivo e con persone adulte in alcune attività per anziani.

È stato bello, pieno e soddisfacente.
Se dovessi dare un voto sarebbe un 10+
Non cambierei nulla.
Mi sono buttata fin dal primo giorno e ho cercato di vivermi ogni momento sapendo che ci sarebbe stata una scadenza.
Rifarei tutto mille e mille volte senza cambiare nulla, rivivendo anche i giorni più bui perché in una media ponderata dei fatti io sono contenta e guardandomi indietro sono felice di essermi saputa ascoltare e fiera di aver deciso di partire.
Il volontariato europeo può avere mille forme.
Alla parola volontariato spesso si associano concetti diversi da quello che realmente è.
Questa forma di volontariato, per mia esperienza, ti da libertà.
Libertà di entrare in una località nuova e decidere come e se prenderne parte.
Ti regala un anno di vita dove puoi cambiare o restare come sei, ricevendo il giusto appoggio e avendo persone accanto a te disposte ad ascoltarti, parlarti ed insegnarti altre forme di vedere le cose.

Per me è stato tutto questo.
In una delle bozze di presentazione che scrissi dicevo “ forse aiutando gli altri troverò la forma di aiutare me stessa?”
Così è stato.
Un grazie a tutti quelli che si sono presi due minuti per leggere la mia esperienza ed un imbocca al lupo a tutti coloro che partiranno.
Un abbraccio
Anna Giulia
